Inger Andersen
Inger Andersen | |
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Direttrice esecutiva del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) | |
In carica | |
Inizio mandato | 19 luglio 2019 |
Predecessore | Joyce Msuya |
Direttrice generale dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) | |
Durata mandato | 12 gennaio 2015 – 19 luglio 2019 |
Predecessore | Julia Marton-Lefèvre |
Successore | Bruno Oberle |
Dati generali | |
Università | London Metropolitan University (1981) School of Oriental and African Studies (1982) |
Inger la Cour Andersen (Jerup, 23 maggio 1958) è un'economista e ambientalista danese. Dal 19 luglio 2019 direttrice esecutiva del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP)
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Inger Andersen, diplomata nel 1977 al Midtfyns Gymnasium di Ringe[1], si è trasferita a Londra dove nel 1981 ha ottenuto il bachelor presso il Polytechnic of North London e nel 1982 il master della School of Oriental and African Studies con una specializzazione in Economia dello sviluppo[2].
Terminati gli studi, nel 1982 si trasferisce in Sudan come insegnante della lingua inglese. Nel 1985 partecipa a SudanAid, progetto di soccorso e sviluppo della Conferenza episcopale cattolica del Sudan; la sua attività si concentrava sulla carestia, sul sollievo dalla siccità e sul risanamento ambientale[3]. Nel 1987 collabora con l'Ufficio sudanese-saheliano delle Nazioni Unite occupandosi di siccità e desertificazione[2]. Nel 1992 è stata nominata coordinatrice del Fondo mondiale per l'ambiente per il "Medio Oriente e Nordafrica" (MENA) presso l'UNDP[2].
Banca Mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1999 inizia la collaborazione con la Banca Mondiale. Dal 1999 al 2001 è stata coordinatrice del partenariato UNDP-Banca Mondiale per le acque internazionali[4]. Nel 2001 è stata specialista in risorse idriche per l'Africa centro-occidentale[4]. Nel 2002-2004 è stata direttrice del settore Approvvigionamento idrico e servizi igienico-sanitari e Risorse idriche e sviluppo urbano per l'Africa centro-occidentale[4]. Successivamente è stata direttrice per lo Sviluppo sostenibile della regione africana[5]
Nel luglio 2010 è stata nominata vicepresidente della Banca Mondiale con la delega allo Sviluppo sostenibile[6] e Presidente del CGIAR Fund Council[7]. In questa posizione, ha guidato il flusso tecnico a sostegno del lavoro della Banca con i paesi in via di sviluppo per promuovere la sostenibilità ambientale, fornire investimenti infrastrutturali chiave, migliorare la sicurezza alimentare, sviluppare la responsabilità sociale, assistere i paesi nella gestione del rischio di catastrofi e fornire supporto per la mitigazione dei cambiamenti climatici e la resilienza[8].
Da ottobre 2011 a dicembre 2014 ha assunto la carica di vicepresidente della Banca Mondiale con delega per il Medio Oriente e il Nordafrica (MENA)[9] e in quanto tale responsabile della guida della strategia della Banca, nonché dell'impegno politico e operativo nella regione; oltre a supervisionare il portafoglio dei prestiti della Banca, ha mobilitato ingenti risorse dei governi e dei donatori per gli stati più fragili e in conflitto e le priorità di sviluppo[8].
In rappresentanza della Banca Mondiale ha partecipato al vertice dei ministri delle finanze del G8 di Deauville (26-27 maggio 2011) per il sostegno alle primavere arabe[10]. Nel 2012 ha co-presieduto, con il ministro delle finanze saudita Ibrahim bin Abd al-Aziz Al-Assaf, l'incontro internazionale dei donatori per lo Yemen[11]. Nel 2014 ha preso posizione sulle conseguenze umanitarie della guerra nella Striscia di Gaza e ha chiesto l'accesso alle importazioni e la libertà di movimento a Gaza e in Cisgiordania, sottolineando l'imperativo della reciproca garanzia di sicurezza sia nei territori palestinesi che in Israele[12].
Unione internazionale per la conservazione della natura
[modifica | modifica wikitesto]Il 14 ottobre 2014 Inger Andersen è stata nominata Direttrice generale dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN)[13], carica assunta il 13 gennaio 2015[14].
Nel 2016 ha organizzato il World Conservation Congress, che si è tenuto a Honolulu dal 1º al 10 settembre, focalizzato sull'Agenda 2030 approvata con l'Accordo di Parigi[15]. Il convegno è stato aperto dal presidente Barack Obama[16].
Durante il mandato quadriennale allo IUCN, la Andersen ha sottolineato l'importanza della conservazione della natura negli sforzi per raggiungere lo sviluppo sostenibile: «La natura non è un ostacolo alle aspirazioni umane, ma una compagna essenziale che offre preziosi contributi a tutti i nostri sforzi»[17].
Nel 2017, alla COP23 di Bonn, la Andersen ha presentato lo IUCN World Heritage Outlook 2[18], nel quale si segnala che il numero di siti naturali del patrimonio mondiale minacciati dai cambiamenti climatici è quasi raddoppiato in tre anni[19].
Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente
[modifica | modifica wikitesto]Il 20 febbraio 2019 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, su proposta del Segretario generale António Guterres, ha eletto Inger Andersen Direttrice esecutiva del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP)[20] e Sottosegretario generale delle Nazioni Unite[21].
In forza della carica ricoperta, la Andersen ha partecipato alla COP25 di Madrid (2-13 dicembre 2019), con interventi contro la deforestazione e per coltivazioni sostenibili[22], e il ruolo delle città nella decarbonizzazione[23].
Nel 2021 ha partecipato alla COP26 di Glasgow (30 ottobre-13 novembre 2021), dove ha presentato l'International Methane Emissions Observatory (IMEO)[24]; la guida Beating the Heat: A Sustainable Cooling Handbook for Cities, sul riscaldamento che colpisce le città[25]; il sesto Adaptation Gap Report, sul divario nell'adattamento climatico[26]; A Net Zero Roadmap for Travel and Tourism, per un turismo a zero emissioni entro il 2050[27]. Inoltre il 9 novembre 2021, a nome dell'UNEP, ha ospitato l'incontro ministeriale della Coalizione per il clima e l'aria pulita (CCAC), commentando: «Per avere una possibilità di mantenere il riscaldamento al di sotto di 1,5 °C in questo secolo, il mondo ha bisogno di dimezzare le emissioni annuali di gas serra nei prossimi otto anni»[28].
Il 18 gennaio 2023 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha confermato la Andersen Direttrice esecutiva dell'UNEP per altri quattro anni, sino al 14 giugno 2027.[29]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DA) Anne Katrine Gottfred Jensen, Verdensdame med forstand på tal, su kristeligt-dagblad.dk, 2 settembre 2010.
- ^ a b c (EN) Inger La Cour Andersen, su un.org.
- ^ (EN) Ms. Inger Andersen, su oceanconference.un.org. URL consultato il 5 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2021).
- ^ a b c (EN) Aaron T. Wolf (a cura di), Sharing water, sharing benefits: working towards effective transboundary water resources management; A graduate/professional skills-building workbook, UNESCO, 2010, p. XIII, ISBN 978-92-3-104167-9.
- ^ (EN) Uganda Trees First in Africa to Count as CO2 Emissions Reductions, su ens-newswire.com, 6 ottobre 2009.
- ^ (EN) World Bank Vice President for Sustainable Development Ms. Inger Andersen Arrives Today, su worldbank.org, 16 febbraio 2011.
- ^ (EN) CGIAR Fund Council, su cgspace.cgiar.org, Roma, 16 luglio 2010.
- ^ a b (EN) Ms. Inger Andersen, su sdgs.un.org.
- ^ (EN) Inger Andersen, su blogs.worldbank.org.
- ^ (EN) Declaration of the G8 on the Arab Spring, su Ministry of Foreign Affairs of Japan, 27 maggio 2011.
- ^ (EN) Saudi-Yemen-Donor Meeting, su gettyimages.ae, 4 settembre 2012.
- ^ (EN) What I saw in Gaza, su Al Jazeera, 6 novembre 2014.
- ^ (EN) Inger Andersen named IUCN Director General, su iucn.org, 14 ottobre 2014.
- ^ (EN) Inger Andersen takes up her duties as IUCN Director General, su iucn.org, 13 gennaio 2015.
- ^ (EN) IUCN Congress Bulletin[collegamento interrotto], vol. 39, n. 24, International Institute for Sustainable Development (IISD), 13 settembre 2016.
- ^ (EN) Chris D'Angelo, Obama: No Nation, Not Even One As Powerful As The U.S., Is Immune From Climate Change, su HuffPost, 1º settembre 2016.
- ^ (EN) Inger Andersen, Failing to protect nature's capital could cost businesses trillions, su The Guardian, 28 gennaio 2015.
- ^ (EN) IUCN World Heritage Outlook 2. A conservation assessment of all natural World Heritage sites, Gland, International Union for Conservation of Nature and Natural Resources, novembre 2017, ISBN 978-2-8317-1874-3.
- ^ (EN) IUCN and United Nations leaders join at climate change conference to discuss natural World Heritage, su iucn.org, 15 novembre 2017.
- ^ (EN) Secretary-General Appoints Inger Andersen of Denmark Executive Director of United Nations Environment Programme, Following Election by General Assembly, su un.org, 20 febbraio 2019.
- ^ (EN) Inger Andersen, su weforum.org.
- ^ (EN) At COP25, UN agencies commit to turn the tide on deforestation, su unccd.int, 12 dicembre 2019.
- ^ (EN) Featuring the role of cities in climate action at COP25 Week 2, su unhabitat.org, 16 dicembre 2019.
- ^ (EN) Methane Observatory launched to boost action on powerful climate-warming gas, su unep.org, 31 ottobre 2021.
- ^ (EN) UN issues new guidance to address warming in cities, su unep.org, 3 novembre 2021.
- ^ (EN) The gathering storm: Adapting to climate impacts, su unep.org, 4 novembre 2021.
- ^ (EN) Travel and tourism industry chart new, greener course at COP 26, su unep.org, 10 novembre 2021.
- ^ (EN) Climate and Clean Air Coalition Ministers approve strategy to significantly cut short-lived climate pollutants this decade, su ccacoalition.org, 9 novembre 2021.
- ^ (EN) Ms. Inger Andersen of Denmark - Executive Director of the United Nations Environment Programme, su un.org, 18 gennaio 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Inger Andersen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Statements by Inger Andersen, su iucn.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 65883738 · ISNI (EN) 0000 0000 8253 7549 · LCCN (EN) n2005081385 · NSK (HR) 000411104 · CONOR.SI (SL) 233486947 |
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